Funerale pagato dal comune, quando è possibile richiederlo?
Cosa sono le spese funerarie?
Sempre più spesso si sente parlare della questione del caro-estinto, a maggior ragione quando il defunto ha degli eredi che per motivi affettivi e morali sono quelli che dovrebbero sostenere tali spese. DI seguito faremo chiarezza su quanto costa un funerale e come si può accedere alle esequie gratuite pagate dal comune.
Come è noto ci sono spese funerarie obbligatorie che consistono nell’acquisto della cassa, che può essere di vari prezzi, a cui si aggiunge l’imbottitura interna e il cuscino che comunque rimane durante l’allestimento e anche in seguito alla zincatura.
Altre spese sono previste per la produzione della documentazione utile a procedere alla sepoltura della salma. Di questa fanno parte i permessi da richiedere al comune, ma il costo è comunque diverso in base alla località e al fatto che si tratti di un cimitero pubblico o privato. Inoltre bisogna contemplare anche il trasporto dall’abitazione, dall’ospedale o dal luogo del decesso (per esempio in strada, se si è trattato di un incidente) al cimitero oppure alla Casa Funeraria. Bisogna anche includere il pagamento per l’autorizzazione alla sepoltura e il documento che accerti l’acquisto di un loculo (nel caso del fornetto), oppure della sepoltura in terra. Nel caso in cui la morte sia avvenuta fuori dal comune di residenza del defunto oppure se i famigliari vogliano effettuare la sepoltura in altro comune, è necessaria l’autorizzazione al trasporto della salma extra territorio. Per chi voglia accedere alla cremazione, anche in questo caso è necessaria l’autorizzazione per andare fuori dal proprio comune quando nel proprio non ci sia questo tipo di servizio funerario.
Altre spese funebri comprendono l’auto per il trasporto, i fiori e il pagamento delle onoranze che si occupano dell’intero servizio.
Per rispondere, dunque, alla domanda su quanto costa un funerale si può affermare che la spesa per normali esequie si aggira dai 2 mila ai 3 mila euro.
Quando il funerale lo paga il comune?
Riguardo a questo quesito bisogna fare una premessa per comprendere il motivo per cui subentra il comune nel pagamento del funerale.
Le spese funerarie per legge ricadono nella questione della successione, quindi riguardano i legittimi eredi diretti del defunto. In altre parole i suddetti eredi che accettano l’eredità, devono fare fronte anche alle spese per le esequie. Queste ultime per legge fanno parte dei debiti contratti dal parente estinto. È utile precisare che gli stessi eredi possono partecipare o farsi carico di tali spese, anche se non hanno accettato l’eredità. Questa partecipazione al costo del funerale non significa comunque un’accettazione indiretta di quanto lasciato dal defunto.
È contemplata anche la possibilità che, nel caso in cui un unico erede ha pagato le spese funerarie anticipando il denaro necessario, questi possa richiedere il rimborso delle quote spartite tra gli altri aventi diritto e che hanno accettato l’eredità. Questo diritto decade nel caso in cui le spese eccedano e si configuri come un cosiddetto funerale di lusso, oltretutto contro la volontà dei congiunti.
Un funerale dignitoso del comune che sostiene le spese consiste nel pagamento di esequie che rendano omaggio al defunto in modo sobrio e tuttavia rispettoso e caratterizzato da compostezza.
È questo in altre parole il significato di un funerale dignitoso, che certamente non rappresenta esequie sfarzose, come spesso usano nel sud Italia magari, con la banda al seguito o con il feretro trainato da cavalli. In questo caso l’essenzialità garantisce comunque tutto quello che è necessario, dalla cassa ai fiori, fino all’espletamento di tutte le pratiche burocratiche. L’intervento del comune nel sostenere l’intero costo di un funerale è regolata secondo l’art. 1, comma 7 bis della L n. 26/2001.
Ci sono 2 casi in cui il funerale è pagato dal comune: il primo è quando il defunto è nulla tenente, il secondo è quando i parenti prossimi, per l’esattezza fino al 6° grado di consanguineità, sono anch’essi indigenti. C’è anche il caso in cui il funerale può essere pagato con uno sconto del 50% in quanto il defunto risulta assistito dai Servizi Sociali, ed è stata verificata la difficoltà economica della famiglia. Si tratta di un aiuto economico per i funerali, per i quali la quota che manca, che solitamente si aggira intorno ai mille euro, viene corrisposta dai famigliari. Nel caso questi rinuncino all’eredità, sarà sempre il comune a farsene carico.
Lo stesso comune, dunque, paga il funerale alle persone nulla tenenti, e per definire questo status economico, procede con approfondite indagini patrimoniali, anche per quanto riguarda la presenza di eventuali parenti che possano e vogliano sostenere il costo delle esequie.
Lo stesso avviene nel caso in cui non siano stati reperiti parenti fino al 6° grado, quindi il defunto risulta solo al mondo, e appunto senza alcune bene.
Una precisazione è dovuta sul caso che vede la morte di una persona in un comune diverso da quello in cui è residente. La legge vuole che sia proprio il comune dove è avvenuto il decesso che deve occuparsi delle esequie, ovviamente dopo aver proceduto a tutte le indagini patrimoniali già citate.
Nel caso in cui il defunto debba quindi ricevere degna sepoltura a carico del comune, bisogna specificare in che evenienza questo è possibile, secondo l’art. 48 del DPR n. 803/1975, oltre a quelli non residenti e a quelli deceduti all’interno del proprio comune.
A questi si aggiungono i bambini nati morti e i resti mortali nei casi sopra elencati.
Tali esequie sono comunemente note come funerali di povertà, ma che è necessario distinguere dai funerali sociali gratuiti.
Differenze tra funerali sociali e gratuiti
I funerali sociali sono quelli per i quali il Comune stanzia ogni anno una quota destinata proprio a pagare le esequie ai cittadini meno abbienti. In altre parole si tratta del classico funerale gratis, di cui l’amministrazione locale si fa completamente carico.
I funerali sociali sono quelli che invece godono di uno sconto del 50% sul costo praticato dalla ditta di onoranze funebri e che abbiamo avuto modo già di citare. Come detto si tratta di quei cittadini che erano già sotto la tutela dei Servizi Sociali e che manifestavano comunque difficoltà economiche.